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Giurisprudenza penale
Obblighi di assistenza familiare, non c'è reato solo se chi vi è tenuto è in stato di assoluto bisogno
![]() La condotta sanzionata dall'art. 570 cod. pen., comma 2, presuppone uno stato di bisogno, nel senso che l'omessa assistenza deve avere l'effetto di far mancare i mezzi di sussistenza, che comprendono quanto è necessario per la sopravvivenza, situazione che non si identifica nè con l'obbligo di mantenimento nè con quello alimentare, aventi una portata più ampia. (Cass. pen., Sez. U, n. 23866 del 31/01/2013, Rv. 255272). Lo stato di bisogno e l'obbligo del genitore di contribuire al mantenimento dei figli minori non vengono meno quando gli aventi diritto siano assistiti economicamente da terzi, anche con eventuali elargizioni a carico della pubblica assistenza (Cass. pen., Sez. 6, n. 46060 del 22/10/2014, Rv. 260823). Per escludere la responsabilità, l'impossibilità di far fronte agli adempimenti sanzionati dall'art. 570 cod. pen., deve essere assoluta e costituire una situazione di persistente, oggettiva, incolpevole indisponibilità di introiti (Cass. pn. Sez. 6, n. 33997 del 24/06/2015, Rv. 264667) e l'imputato ha l'onere di allegare gli elementi dai quali possa desumersi la sua impossibilità di adempiere alla obbligazione, ma non vale a tal fine la dimostrazione di una mera flessione degli introiti economici o la generica allegazione di difficoltà (Cass. pen., Sez. 6, n. 8063 del 08/02/2012, Rv. 25242). |
No a responsabilità per l'investimento se condotta del pedone è eccezionale ed imprevedibile
![]() Il conducente del veicolo, oltre a dover rispettare le norme generiche di prudenza ed ex art. 140 C.d.S., ha altresì l’obbligo di prevedere le eventuali imprudenze e trasgressioni degli altri utenti della strada e di cercare di prepararsi a superarle senza danno altrui. Il conducente del veicolo può essere esente da responsabilità, in caso di investimento del pedone, solo qualora la condotta del pedone configuri, per i suoi caratteri, una vera e propria causa eccezionale, atipica, non prevista né prevedibile, che sia stata da sola a produrre l’evento. |
Occultare merce rubata in una borsa non costituisce aggravante del furto
![]() “L'aggravante dell'uso di mezzo fraudolento di cui all'art. 625, comma primo, n. 2, cod. pen. delinea una condotta, posta in essere nel corso dell'iter criminoso, dotata di marcata efficienza offensiva e caratterizzata da insidiosità, astuzia, scaltrezza; volta a sorprendere la contraria volontà del detentore ed a vanificare le difese che questi ha apprestato a difesa della cosa. Tale insidiosa, rimarcata efficienza offensiva non si configura nel mero occultamento sulla persona o nella borsa di merce esposta in un esercizio di vendita a self service, trattandosi di banale, ordinano accorgimento che non vulnera in modo apprezzabile le difese apprestate a difesa del bene”. |
Non commette reato l'immigrato irregolare che sta per sposarsi con un italiano
![]() Non commette reato – ossia non viola l’art. 10bis del D.Lgs. 286/1998 - il cittadino extracomunitario che abbia fatto ingresso e si sia trattenuto nel territorio italiano al fine di esercitare un diritto riconosciuto dall’ordinamento, anche se non in possesso dei documenti validi per tale ingresso e successivo trattenimento. |
Non viola l'art. 650 del Codice Penale il parcheggiatore abusivo che non rispetta l'ordine del Questore
![]() Ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 650 c.p. è necessario che: a) l’inosservanza riguardi un ordine specifico impartito ad un soggetto determinato, in occasione di eventi o circostanze tali da far ritenere necessario che proprio quel soggetto ponga in essere una certe condotta, ovvero si astenga da una certa condotta; e ciò per ragioni di sicurezza o di ordine pubblico o di igiene o di giustizia; b) l’inosservanza riguardi un provvedimento adottato in relazione a situazioni non prefigurate da alcuna specifica previsione normativa che comporti una specifica ed autonoma sanzione |
La detenzione di sostanze stupefacenti oltre il limite massimo consentito dalla legge non fa scattare la presunzione di spaccio
Cassazione penale , sez. III, sentenza 22.11.2012 n° 45704 Per poter affermare, con assoluta certezza, che la sostanza stupefacente detenuta sia destinata allo spaccio, non è sufficiente il mero dato oggettivo del superamento dei limiti massimi stabiliti dalla legge, ma occorre prendere in considerazione anche le modalità di presentazione della sostanza e le altre circostanze dell'azione. |
E' reato di falsità ideologica il rilascio di certificato medico senza visitare il paziente
Cassazione penale , sez. V, sentenza 15.05.2012 n° 18687 Integra il reato di falsità ideologica in certificazioni amministrative (art. 480 c.p.), il medico di base convenzionato con il servizio sanitario nazionale che rilasciava un certificato medico di proroga della prognosi, senza avere previamente visitata la persona. |
Se la società intende sporgere querela è sufficiente la firma del legale rappresentante
Cassazione penale , sez. VI, sentenza 02.05.2012 n° 16150 In merito alle querele proposte nell'interesse di una persona giuridica, la legittimazione non spetta necessariamente al Consiglio di Amministrazione, ma è sufficiente la firma del legale rappresentante. Infatti, in mancanza di un esplicito e specifico divieto statutario o assembleare di una società di capitali, l'esercizio del diritto di querela, pur trattandosi di un atto di straordinaria amministrazione, rientra tra i compiti del rappresentante legale di una società di capitali e non richiede un apposito e specifico mandato in quanto gli amministratori possono compiere tutti gli atti che rientrano nell'oggetto sociale, salve le limitazioni derivanti dalla legge o dall'atto costitutivo. |
E' punibile il tentativo anche per gli atti preparatori del reato
Corte di Cassazione Penale - Sentenza 12175/12 del 02.04.2012 |
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